Da Fabbrica di Mattoni a Fabbrica di Emozioni
Cos'è
Il Gruppo Ferraro, rappresentato dall’architetto Mario Ferraro, CEO& Founder di Matter Economy, ha provveduto ai nterventi di Adeguamento Sismico e Restauro Conservativo dell’Antica Fornace, meglio conosciuta come Fabbrica Fantozzi.
L’edificio, si trova oggi in uno stato di totale degrado e abbandono, come attestato dall’incuria dei luoghi causata anche da utensili e macchinari particolari usati in passato per la produzione di mattoni e ancora presenti all’interno.
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Obiettivo
L’obiettivo degli interventi è quello di riprodurre in maniera quanto più fedele possibile la versione originale dell’Antica Fornace nel totale rispetto dell’ambiente urbanistico destinato ad ospitarla, e di valorizzare l’archeologia industriale dei vecchi macchinari ancora presenti in loco ed alcuni locali commerciali.
Storia
La storia dell’Antica Fornace risale ai primissimi anni del ‘900, quando l’esigenza di realizzare il collegamento ferroviario Benevento-Cancello portò l’impresa Fantozzi, aggiudicatrice dei lavori e originaria di Perugia, a stabilirsi a Benevento. Non solo dal punto di vista progettuale ed economico ma anche da un punto di vista prettamente organizzativo, risultava essere la realizzazione della galleria tra l’attuale Rione Libertà e la Località San Vito, sito dell’edificio in questione. Così l’impresa, rendendosi subito conto della mole di metri cubi di argilla che avrebbe dovuto scavare, essendo l’area interamente argillosa, pensò alla realizzazione di una fornace, appunto, per la fabbricazione di mattoni, risolvendo in questo modo due problematiche: da un lato si evitava l’eventuale onere dovuto al trasporto e smaltimento dell’argilla di risulta della galleria e dall’altro la produzione di mattoni avrebbe permesso l’auto-sostenibilità dell’impresa in loco.
Vista la necessità della costante presenza in loco dei capi operai, fu immediata la realizzazione di un edifico in mattoni, l’attuale “Fabbrica Fantozzi”, che, oltre a garantire un completo soggiorno agli operai che disponevano di dormitori, bagni e refettorio, prevedeva al suo interno anche uffici dediti alla progettazione e allo svolgimento di altre attività. L’edificio fu poi acquisito nel 1957 dalla famiglia Moccia, mentre qualche decennio dopo, esattamente nel 1983-84, sotto l’Amministrazione capeggiata dal sindaco Pietrantonio e dietro la caparbietà e diligenza del geometra Giuseppe Pancione, nacque l’idea di adibire quella vasta area a centro commerciale.
La località San Vito, tra le altre cose, viene anche ricordata da tutti gli appassionati sportivi come il luogo in nacque la prima squadra del Benevento Calcio, la San Vito appunto, che inizialmente disputava le sue partite in un campo sportivo della zona e solo successivamente si trasferì al vecchio Santa Colomba, l’attuale Stadio Ciro Vigorito.
Aspetto socio-economico
Per il Gruppo Ferraro, quindi, si tratta di un progetto di grande lustro destinato a restituire all’intera provincia di Benevento uno dei luoghi più rappresentativi e densi di storia.
Da fabbrica di mattoni a fabbrica di emozioni, affinché questo luogo possa diventare un nuovo centro di idee e tradizioni e sviluppare nuove energie nel tessuto socio-economico del territorio.